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Le torri di Bologna: da simboli medievali a dimore d’autore

Vista panoramica di Bologna dalla Torre Prendiparte, dimora storica in centro

Tra XII e XIII secolo Bologna era costellata di torri: cronache e studi ottocenteschi (Gozzadini) arrivarono a stimarne fino a 180, ma le ricerche più recenti riportano con prudenza la forchetta a circa 80–100 nel periodo di massima diffusione. Oggi ne restano poco meno di venti visibili, con le celebri Due Torri (Asinelli 97 m, Garisenda 47–48 m) come landmark urbani.

Le torri nacquero con funzioni miste: difensive e di prestigio gentilizio.

La tecnica costruttiva tipica prevedeva base in selenite, fondazioni profonde rinforzate da pali, e muratura “a sacco” con paramenti in laterizio che si assottigliano in elevazione — una prassi attestata per le torri bolognesi medievali, oggi considerate parte di un patrimonio architettonico medievale unico in Europa.

Dalla difesa al riuso

Già nel Duecento molte torri furono abbassate, inglobate o demolite; in età successive alcune divennero carceri, sedi civiche o residenze. La parabola della Garisenda, oggi al centro di un importante progetto di stabilizzazione strutturale, ricorda quanto questo patrimonio sia fragile e in evoluzione.

Torre Prendiparte: il caso esemplare

La Torre Prendiparte (detta Coronata) fu eretta nel XII secolo dalla famiglia guelfa omonima. Con circa 60 metri di altezza, è tra le più elevate superstiti (seconda solo all’Asinelli) .

Tra XVIII e XIX secolo conobbe usi diversi: seminario e carcere della Curia; all’interno sono ancora leggibili graffiti e iscrizioni dei reclusi, documentati dagli studi ottocenteschi sulla storia delle torri e richiamati da ricerche e schede divulgative contemporanee.

Oggi Prendiparte rappresenta un esempio virtuoso di recupero architettonico e valorizzazione pubblica/ospitalità: una dimora storica restaurata che unisce memoria e accoglienza.

Un monumento abitabile che consente di comprendere in situ la sequenza verticale degli ambienti — dodici piani collegati da scale — e il rapporto tra struttura difensiva medievale e riuso moderno.